Esemplari micologici del Pollino
FUNGHI
foto di Antonio Contin
Agaricus aridicola
“Un altro fungo specializzato a vivere sulle dune della costa ionica. Ha un aspetto stranissimo e sporata nera. Di consistenza legnosa non è commestibile.”
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita caesarea (ovolo buono) commestibile.
L’ovolo buono viene considerato già dai tempi dell’antica Roma, il fungo più buono in assoluto, era una specialità gastronomica riservata agli imperatori. Abbondante nel querceti e castagneti del meridione è rara al nord.
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita caesarea ed Amanita ovoidea
“L’immagine mette insieme l’Amanita caesarea (ovolo buono) e l’Amanita ovoidea (farinaccio) Il primo viene considerato il miglior fungo in assoluto per il suo gusto delicato e L’Amanita ovoidea (farinaccio) che qualcuno erroneamente identifica come “ovolo bianco” un fungo consumato in passato ma dalle pessime caratteristiche organolettiche.”
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita caesarea mangiata da una limaccia.
Questa foto descrive la presenza di una limaccia, in questo caso, su di un’ottimo ovolo buono. Le credenze popolari purtroppo, poco attendibili, considerano commestibili tutti i funghi consumati dalle lumache, ma capita di trovare esemplari della mortale Amanita phalloides regolarmente mangiate dalle lumache che pare abbiano nello stomaco degli enzimi utili a neutralizzare il veleno di questo fungo mortale.
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita muscaria
“L’Amanita muscaria può essere considerata per la sua bellezza, l’icona di tutti i funghi e, spesso, a torto, viene considerato il fungo più velenoso in assoluto. Si tratta in effetti di un fungo tossico ma, non mortale, caratteristica che appartiene invece all’Amanita phalloides.”
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita muscaria (ovolo malefico) tossico
La foto documenta lo sviluppo morto-cromatico di questa bellissima specie.
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita phalloides (tignosa verdognola) mortale
Considerato a ragione il killer dei boschi, bastano 50 grammi di fungo per causare la morte di chi lo consuma. Di solito i casi di awelenamento sono dovuti o all’incoscienza di chi raccoglie e consuma funghi senza conoscerli o chi non li riconosce sufficientemente e li scambia per ovoli ancora chiusi di Amanita caesarea.
(nota e foto: Antonio Contin)
Amanita vittadini
“E’ un fungo praticolo, abbastanza raro ma abbondante nei luoghi dove si ha la fortuna di trovarlo. E’ localizzato in pochissime stazioni di crescita del territorio del Pollino. Non è velenoso ma, se ne sconsiglia il consumo per la sua rarità.” (nota e foto: Antonio Contin)
Battarrea phalloides
“Si tratta di un fungo abbastanza raro e strano. Cresce sulle dune sabbiose della costa ionica e per la consistenza legnosa della sua carne non è adatto al consumo.E’ oggetto di studio da parte dei micologi che studiano i funghi ammofili. “
(nota e foto: Antonio Contin)
Boletus aereus (porcino nero) commestibile
Il porcino nero fa parte del gruppo dei funghi più ricercati e, dei quattro è sicuramente il più profumato. Si tratta di un ottimo fungo commestibile e l’utilizzo più idoneo per questo pregiato fungo è il consumo dopo averlo essiccato. Adatto in particolar modo per aromatizzare i risotti. Predilige il clima caldo del mediterraneo; i suoi habitat preferiti sono i querceti e i castagneti.
(nota e foto: Antonio Contin)
Clitocybe geotropa (natalino) commestibile
Viene chiamato volgarmente “natalino” per il periodo di crescita, in effetti si tratta di una specialità gastronomica che a volte viene utilizzata nel giorno di Natale per preparare il sugo per condire la pasta fatta in casa. Naturalmente si tratta di un fungo che cre3sce in file di numerosi esemplari nei fitti boschi di querce del meridione.
(nota e foto: Antonio Contin)
Colus hirundinosus
“E’ un fungo stranissimo dall’aspetto di una lanterna cinese come il suo simile Clathrus ruber di dimensioni più grandi. la particola-rità di questo strano funghetto dalla carne gelatinosa è l’odore cadaverico emanato dal fungo per attirare gli insetti che solo in questo modo diffonderanno le spore utili alla riproduzione.”
(nota e foto: Antonio Contin)
Craterellus lutescens (finferla) commestibile
Parente stretto del più conosciuto “gallinaccio” è un fungo tipico del nord localizzato in pochissime stazioni di crescita in particolare pinete, del nostri territorio. Di taglia molto piccolo ma invasivo nei boschi di crescita. Nel nord è molto conosciuto per essere abbinato alla polenta come specialità gastronomica.
(nota e foto: Antonio Contin)
Hygrophorus personii commestibile
Gli igrofori vengono considerati “portatori d’acqua” e sono gli ultimi funghi a crescere in prossimità dell’inverno. La caratterista di questo fungo è la presenza di una mucillagine sul cappello tant’è che per poterli consumare si consiglia l’asportazione della cuticola del cappello.
(nota e foto: Antonio Contin)
Lycoperdon perlatum (vescia) commestibile da giovane
Questa curiosa foto documente il sistema riproduttivo di questo strano fungo di forma sferica. La foto descrive una vescia con all’interno miliardi di spore mature. che colpita da una goccia d’acqua si comprime ed espelle le spore (semi). Le spore mature disperse nell’aria cadendo in un luogo ecologicamente idoneo riescono a riprodursi creando nuovi corpi fruttiferi.
(nota e foto: Antonio Contin)
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